Capodanno in Villa

Venezia e le Dimore Venete

31 dicembre ‑ 2 gennaio

Trascorreremo il Capodanno in una storica residenza veneziana all’interno di uno splendido parco di tre ettari. La villa venne costruita fra il 1680 e il 1710 dalla nobile casata Bragadin, una delle ventiquattro famiglie patrizie che costruirono Venezia. Durante la Prima Guerra Mondiale fu abbandonata e occupata dalle truppe militari. Nel 1918 al seguito della Croce Rossa Americana arrivò un giovane ufficiale di nome Ernest Hemingway che, nella notte dell’8 luglio, gravemente ferito, venne battezzato nelle vecchie scuole di Monastier. Le intense e tragiche vicende ispirarono al grande scrittore alcuni famosi romanzi tra cui “Addio alle Armi”. Solo negli anni settanta, dopo un’attenta ristrutturazione, la villa venne trasformata in Relais di lusso tornando al suo fascino originario, con architetture dolci ed armoniose e romantiche atmosfere. Ma il Veneto è disseminato di residenze storiche, tra queste Villa Barbaro a Maser è sicuramente la più famosa e meglio conservata. Andrea Palladio, architetto. Paolo Veronese, pittore. Alessandro Vittoria, scultore e decoratore a stucco. Con un tale team delle meraviglie il risultato non poteva che essere sensazionale. In Villa Barbaro, Patrimonio dell’Umanità, si concentra infatti la massima espressione della poetica e dell’armonia palladiana.

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PROGRAMMA

martedì 31 dicembre - Nel primo pomeriggio arrivo a Castelfranco Veneto e passeggiata nel centro storico. Voluta da Treviso per contrastare l’espansionismo padovano, la città sorse nel XII secolo come centro fortificato libero da dazi e imposte. Il suo nucleo è ancora racchiuso nel quadrilatero della cinta muraria, al cui interno sopravvive l’antico impianto urbano, con due ampie vie ortogonali che collegano le quattro porte e un fitto reticolo su cui si affacciano case e palazzetti porticati. Cuore della città è la piazza dedicata a Giorgione, l’artista dal pennello sublime e dalla biografia misteriosa, che qui ebbe i natali. Uno dei suoi capolavori è conservato all’interno del Duomo: la celeberrima pala con la Madonna in Trono tra i Santi Francesco e Nicasio. Trasferimento a Monastier, sistemazione in Relais. Gran Galà di San Silvestro: cenone e serata danzante con musica dal vivo per festeggiare l’arrivo del 2025! Pernottamento.

mercoledì 1 gennaio - Prima colazione in hotel e partenza per Venezia. Prima tappa sarà la Giudecca, una lunga e stretta striscia di terra formata da otto isole collegate tra loro. Per la sua posizione decentrata ma inserita nel bacino di San Marco, divenne nel Cinquecento luogo di delizie e di ozio, ove le residenze dei nobili si alternavano a orti, monasteri e giardini. Dopo la visita alla maestosa e classicheggiante Chiesa del Redentore, ideata da Andrea Palladio, passeggiata all’estremità occidentale dell’isola, dove si trova il Molino Stucky: con la sua mole massiccia e l’aspetto da antica fortezza medievale, il complesso è un esempio unico di archeologia industriale a Venezia. All’interno di questo stabilimento venivano prodotte e confezionate farine e pasta con metodi decisamente all’avanguardia. Oggi, grazie a un accurato intervento di restauro, è diventato un hotel di lusso ed un esclusivo centro congressi.
Al termine imbarco per l’isola di San Giorgio Maggiore e visita alla chiesa. Dal sagrato lo sguardo scorre sul fondale che da palazzo Ducale si dispiega fino a Dorsoduro e alla Giudecca, come in una famosa veduta di Canaletto, mentre soltanto il vento riempie il silenzio che la città del turismo ha perduto da tempo. Lontana dal mondo, eppure vicina al centro del potere della Serenissima, l’isola ha accolto dal X secolo un monastero benedettino posto sotto la protezione dei dogi. A lungo la testimonianza del passato splendore è stata affidata alla chiesa, maestoso faro dalla candida facciata in pietra d’Istria, tra gli esiti più alti del classicismo di Andrea Palladio in laguna. Conserva all’interno preziosi dipinti di Tintoretto e Carpaccio, oltre al pregiato coro ligneo che illustra la vita di San Benedetto. Proseguimento in barca verso Riva degli Schiavoni e passeggiata alla scoperta del Sestiere di Castello: il ritmo rallenta e si entra in una Venezia più privata, meno rumorosa, quasi sospesa, ma ricca di capolavori d’arte e architettura, tanto che i veneziani lo chiamano “campo delle meraviglie”. Arriveremo così a San Marco. Sfavillante di colori, di oro e marmo, di colonne, cupole e pinnacoli, la basilica è un incantesimo che continua ad affascinare veneziani e forestieri, oggi come dieci secoli fa. L’atmosfera che sa regalare la piazza è altrettanto magica, anche quando la nebbia sembra rendere irreale ogni cosa, perché la basilica e la piazza, che Napoleone definì “il più bel salotto d’Europa”, costituiscono un tutt’uno, la più straordinaria immagine della Serenissima nel mondo. Rientro a Monastier, cena e pernottamento in hotel.

giovedì 2 gennaio - Dopo la prima colazione partenza per Maser, delizioso borgo che vanta una serie di palazzi e ville di pregio, con ampi parchi e vialoni monumentali. Tra questi spicca Villa Barbaro, dove la genialità architettonica di Andrea Palladio si è fusa con l’espressività pittorica di Paolo Veronese, il cui ciclo di affreschi è considerato uno dei più importanti del Cinquecento: colore, luminosità, fantasia, perfezione tecnica e genio pittorico ne fanno un capolavoro senza tempo. Nel pomeriggio partenza in bus per il rientro.

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QUOTA

Quota di partecipazione € 595,00
Supplemento doppia uso singola € 140,00 (disponibilità limitata)
La quota comprende: Viaggio in bus e pedaggi
• Trattamento di mezza pensione in Relais 4 stelle superiore
• Galà di Capodanno • Battello privato per i trasferimenti nella laguna
• Servizio guida • Auricolari • Biglietti d’ingresso
• Assicurazione Medica e Annullamento Viaggio • Accompagnatore
La quota non comprende: Eventuale tassa di soggiorno e ticket d’ingresso a Venezia • Quanto non citato nella voce “la quota comprende”

PRENOTAZIONI URGENTI CON ACCONTO DI € 200,00